Nel VI secolo dopo Cristo i Longobardi attraversarono l’attuale Slovenia, tappa importante di un viaggio che li portò dalla Pannonia verso l’Italia. Cividale, la romana Forum Iulii, fu il primo centro italiano a essere conquistato e occupato, e divenne il primo dei trentacinque ducati costituiti dai Longobardi nella penisola. Importanti testimonianze di questo periodo sono custodite nel Museo Archeologico Nazionale (MAN) di Cividale del Friuli, a partire dai reperti rinvenuti nelle ricche necropoli cittadine e in altre località friulane.
Nel 1866, durante la costruzione della linea ferroviaria Udine – Cividale, fu individuata una tomba longobarda appartenente a un defunto di alto rango, caratterizzata da un corredo che lo connotava come cavaliere. In seguito a ritrovamenti effettuati nel corso del Novecento, prese gradualmente forma la consapevolezza che nell’area era esistito un sepolcreto di più ampie dimensioni. La recente campagna archeologica nella “necropoli della ferrovia”, condotta nel 2012, ha permesso di scavare 79 tombe, rinvenendo vari manufatti successivamente sottoposti a restauro. Tra essi, spiccano le croci auree esposte nel Museo Civico di Lubiana tra giugno e settembre del 2018.
Chi erano i personaggi sepolti nella “necropoli della ferrovia”? Quali oggetti di particolare valore sono emersi dagli scavi e che cosa ci testimoniano a proposito della cultura materiale e delle credenze dei Longobardi? Questi saranno i temi trattati nella conferenza della dott.ssa Angela Borzacconi, promossa dal Polo Museale del Friuli Venezia Giulia e tenuta in lingua italiana con traduzione simultanea in sloveno. Angela Borzacconi, archeologa, dirige il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli ed è autrice di numerose pubblicazioni sui temi dell’archeologia urbana, della cultura materiale nell’Alto Medioevo e in particolare delle sepolture e dei riti funerari.
Nell’occasione verrà presentato il programma internazionale di itinerari culturali Longobard Ways across Europe, a cura dell’Associazione Longobardia.