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“Italian Limes”, un’installazione interattiva di Studio Folder

L’installazione Italian Limes, esposta al MSUM – Museo di arte contemporanea Metelkova fino al 18 maggio 2018, esplora la nozione moderna di confine nel contesto del più recente avanzamento delle tecnologie per la rappresentazione spaziale e delle conseguenze dei cambiamenti climatici che hanno colpito l’ecosistema alpino nell’ultimo decennio.

Fin dall’antichità, i confini sono spesso stati individuati in corrispondenza di elementi naturali considerati immutabili, quali coste, fiumi e montagne. Eppure, a causa del riscaldamento globale e della contrazione dei ghiacciai alpini, negli ultimi decenni lo spartiacque – che determina ampi tratti dei confini tra l’Italia e l’Austria, la Francia e la Svizzera – si è spostato in misura significativa. Un nuovo concetto di confine mobile è stato quindi introdotto nella legislazione nazionale, riconoscendone la volatilità dovuta a regolari alterazioni dei parametri fisici che determinano l’esatta frontiera.

Attraverso un’installazione immersiva e interattiva che collega un pantografo automatizzato situato nello spazio della galleria a una rete di sensori GPS a energia solare installati sul ghiacciaio del Similaun (Alto Adige), a 3300 metri sul livello del mare, Italian Limes mostra come le frontiere naturali siano soggette alla complessità dei processi ecologici continui, a seconda delle tecnologie e delle norme che usiamo per rappresentarle.

Visualizzando materiale inedito dagli archivi dell’Istituto Geografico Militare, la mostra rivela come il territorio per lo più inaccessibile delle Alpi – una regione che nel secolo scorso è stata ampiamente considerata “terra incognita” – sia stato un laboratorio per la sperimentazione tecnologica, e come alcuni dei sistemi di controllo che hanno svolto un ruolo fondamentale nella definizione dello stato sovrano moderno sono stati resi quasi invisibili attraverso l’evoluzione del rilievo topografico nell’iperprecisione del GPS satellitare.

Il progetto Italian Limes è stato presentato per la prima volta alla 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, dove ha ricevuto una menzione speciale dalla giuria internazionale, ed è stato premiato agli European Design Awards 2015 con una medaglia d’argento. La mappa dei confini mobili è stata acquisita dal Victoria & Albert Museum di Londra come parte della collezione permanente di design.

Studio Folder è un’agenzia di ricerca visiva fondata da Marco Ferrari ed Elisa Pasqual nel 2011. La mostra è stata prodotta da Aksioma (Lubiana) e Drugo more (Fiume), in partenariato con la Moderna galerija di Lubiana e con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura; all’inaugurazione interverrà il designer Marco Ferrari.

  • Organizzato da: MSUM
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura