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Mostra di Carola Bonfili: Second Order Reality

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Il 18 gennaio alle ore 19 verrà inaugurata la mostra di Carola Bonfili Second Order Reality curata da Daniela Cotimbo e Ilaria Gianni. L’evento è erganizzato da Aksioma in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura in Slovenia.

In Second Order Reality Carola Bonfili esplora gli stati percettivi che sono inerenti al “pensiero magico” dei bambini e caratterizzano, ad esempio, l’esperienza di navigazione nei mondi virtuali. La capacità di entrare e uscire da diversi tipi di soggettività e l’interesse per gli spazi liminali, i divari temporali e le soglie ci sono familiari durante l’infanzia, ma in seguito tendiamo in qualche modo a relegarli ai margini dell’esperienza. In età adulta questi stati persistono sotto forma di piccoli spostamenti percettivi, disattenzioni e momenti meditativi o disfunzionali, in cui ci troviamo immersi in uno spazio che riconosciamo, anche se non lo abbiamo mai vissuto. “Viviamo tutto il giorno nel nostro corpo, ma ce ne rendiamo conto solo quando qualcosa non ci sembra giusto”, dice Bonfili, e proviamo una sensazione simile quando siamo immersi nei mondi della realtà virtuale, dove usiamo ancora i nostri sensi, ma i corpi che abitiamo non sono nostri. Questa alterità si incarna anche negli spazi aumentati – quei luoghi desolati che evocano ricordi impersonali e seguono la logica del gioco che ci richiede di intraprendere azioni pre-programmate e orientate alla soddisfazione, ma rivela anche altre possibilità.
Nel progetto Second Order Reality Bonfili sviluppa una narrazione che poi decostruisce e varia attraverso diversi media – un video CGI concepito come trailer, un ambiente VR immersivo e una serie di sculture – con l’obiettivo di dare vita a un videogioco.
Nel video e nell’installazione VR – in cui la protagonista è una scimmietta che vede improvvisamente parti del suo corpo trasformarsi in pietra – la narrazione si sviluppa attraverso un susseguirsi di eventi misteriosi che spostano costantemente il punto di aderenza alla realtà. Qui anche i suoni giocano un ruolo importante creando veri e propri “oggetti sonori” e amplificando la qualità inquietante dell’intera esperienza.

  • Organizzato da: Aksioma
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura in Slovenia