di P.P.Pasolini
PPP 40
A quarant’anni esatti dalla morte violenta di Pier Paolo Pasolini, avvenuta sul litorale romano di Ostia nella notte tra il 1º e il 2 novembre 1975, l’Istituto di Lubiana rende omaggio all’opera di uno dei più intelligenti, amati e discussi intellettuali italiani del Novecento. Con il film Mamma Roma (1962), apparso dopo il controverso Accattone, Pasolini aggiunse un capitolo importante della sua ricerca sul mondo dei marginali. Sfruttatori, prostitute, delinquenti di bassa lega, ragazzini di quartiere, le periferie del boom economico: i personaggi del film sono i diversi che lottano per sopravvivere con l’accanimento di chi non ha nulla, visti con l’occhio di chi in loro si rispecchia e ne è affascinato, non senza autobiografico narcisismo. Nel film una prostituta (Anna Magnani), una volta libera dal proprio protettore Carmine (Franco Citti), compra un banco della frutta al mercato e decide di occuparsi del figlio adolescente Ettore (Ettore Garofolo) per assicurargli un futuro decoroso. Dopo varie vicissitudini, sarà Carmine a bussare alla porta di Mamma Roma e a ricondurla inevitabilmente alla squallida vita della strada. Il film fa parte della rassegna retrospettiva Pasolini prodotta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.