Bologna, 1954. Taddeo, un ragazzo di 18 anni, sogna di diventare uno dei frequentatori del mitico Bar Margherita, che si trova sotto i portici proprio davanti a casa sua. Attraverso il suo sguardo e i suoi stratagemmi per coronare il sogno, ci viene offerto un piccolo affresco dell’Italia degli anni ’50, anni in cui si tirava il fiato dopo la fine della guerra e il boom economico era alle porte.
Pupi Avati (1938), regista e sceneggiatore, è attivo fin dalla fine degli anni ’60, con più di quaranta titoli tra film e serie tv. Tra i suoi lavori più famosi, l’horror La casa delle finestre che ridono (1976), la commedia amara Regalo di Natale (1986), oltre a pellicole che insistono sulla “nostalgia dei ricordi”, come lo sceneggiato televisivo Jazz Band (1978), Una gita scolastica (1983), tema autobiografico che è anche al centro del film Gli amici del bar Margherita.