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Progetto “Hyperemployment – Iperoccupazione”: simposio “Automate all the things!” e mostra di Elisa Giardina Papa “The cleaning of emotional data”

Nell’ambito del programma annuale Hyperemployment (Iperoccupazione) – focalizzato sulle nuove forme del lavoro in un contesto odierno caratterizzato da una crescente automazione, dall’affermazione delle reti sociali e dalla diffusione della cultura dei dispositivi elettronici – le problematiche individuate nella mostra omonima (fino al 19 gennaio al MGLC – Centro Internazionale di Arti Grafiche) vengono approfondite in un simposio, organizzato dall’Istituto per l’Arte Contemporanea Aksioma, in collaborazione con la Moderna Galerija, l’Accademia di Belle Arti e Design dell’Università di Lubiana e l’Istituto Italiano di Cultura.

Il simposio, mercoledì 15 gennaio alle ore 17.00 nell’auditorium della Moderna Galerija, intende esplorare una contraddizione implicita nella crescente automazione del lavoro: questo processo, che apparentemente dovrebbe aprire le porte a una nuova epoca caratterizzata dal tempo libero, da meno lavoro e da salari di base generalizzati, sta forse trasformando l’uomo in un agente del software, in uno schiavo invisibile delle macchine? Intervengono il curatore del progetto Domenico Quaranta, gli artisti italiani Elisa Giardina Papa e Silvio Lorusso, Sanela Jahić e Sašo Sedlaček (Slovenia), Michael Mandiberg (Stati Uniti), Sebastian Schmieg (Germania).

Parallelamente, dal 16 gennaio al 7 febbraio sarà visitabile presso Aksioma Project Space (Komenskega ulica 18, Lubiana) l’esposizione The Cleaning of Emotional Data di Elisa Giardina Papa. Attraverso una video installazione, l’artista si concentra sul lavoro umano necessario per categorizzare enormi quantità di dati visivi, impiegati per addestrare algoritmi di riconoscimento delle emozioni: in questo modo, affronta il tema delle nuove forme di precariato che emergono nell’ambito delle economie dell’intelligenza artificiale. La mostra include inoltre una serie di opere su tessuti di ampie dimensioni, prodotte in collaborazione con Michael Graham (Savant Studios, Brooklyn, New York), che mettono in discussione e sovvertono la comprensione storica e normativa delle emozioni.

Elisa Giardina Papa è un’artista italiana che si dedica all’approfondimento di questioni di genere e delle nuove forme di lavoro. La sua opera è stata esposta, tra molte altre sedi, al MoMa e al Whitney Museum (New York) e alla XVI Quadriennale di Roma. Attualmente sta conseguendo un dottorato di ricerca all’Università della California a Berkeley; vive e lavora tra New York e Sant’Ignazio (Sicilia).

 

  • Organizzato da: Aksioma
  • In collaborazione con: Moderna galerija, IIC