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Poesia italiana contemporanea al Festival Letterario Internazionale Vilenica

Il celebre Festival Internazionale di Vilenica è organizzato dall’Associazione degli Scrittori Sloveni in collaborazione con l’Associazione Culturale Vilenica di Sežana, e ha annualmente luogo nel Carso sloveno e in altre località del Paese, tra cui la capitale Lubiana.

La 34ª edizione di Vilenica (dal 9 al 14 settembre 2019) riceve l’Italia come “Paese in Focus” (ospite d’onore), dedicando un approfondimento alla poesia italiana contemporanea. Per l’occasione, è stata pubblicata l’antologia Un filo di seta, curata da Franco Buffoni e che raccoglie i testi di venti poeti, tradotti in sloveno sotto la supervisione di Veronika Simoniti. L’antologia propone un’ampia rassegna della poesia italiana più rappresentativa degli ultimi anni ed è la prima pubblicazione di questo tipo, dopo il volume uscito mezzo secolo fa a cura di Ciril Zlobec e Giacinto Spagnoletti. Un filo di seta intende creare un ponte con gli autori italiani più attuali, nati fra il 1940 e il 1970, e costituire un impulso per curatori, traduttori e lettori sloveni.

Nel corso del Festival, saranno ospiti in Slovenia gli autori italiani Silvia Bre, Maria Grazia Calandrone, Claudio Damiani e Gian Mario Villalta. Il primo appuntamento è per martedì 10 settembre alle ore 19.00, nella Sala Šugman del Teatro Nazionale (Drama, Erjavčeva cesta 1, Lubiana), con Silvia Bre, Maria Grazia Calandrone e Claudio Damiani in una serata moderata dallo scrittore, traduttore ed editore Luka Novak.

Gli altri eventi a cui intervengono gli ospiti italiani sono:

venerdì 13 settembre alle ore 11.00 a Capodistria (Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, Palazzo Gravisi Buttorai, Via Fronte di Liberazione 10), con Maria Grazia Calandrone, Claudio Damiani e Gian Mario Villalta in un incontro moderato da Irena Urbič e Mario Steffè;

sabato 14 settembre alle ore 18.30 nella Grotta di Vilenica (Lokev – Corgnale), cerimonia di premiazione del Festival e letture di Maria Grazia Calandrone (Italia), Esad Babačić (Slovenia) e Manjola Nasi (Albania).

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

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Silvia Bre è poetessa e traduttrice. Nata a Bergamo, vive a Roma e ha pubblicato poesie a partire dagli anni ‘80 sulle più importanti riviste letterarie italiane. Le sue raccolte sono: I riposi (Rotundo, 1990); Le barricate misteriose (Einaudi, 2001, Premio Montale); Sempre perdendosi (Nottetempo, 2006, Premio Montano); Marmo (Einaudi, 2007, Premio Viareggio, Premio Mondello, Premio Frascati). Nel 2010 ha vinto il Premio Cardarelli per la poesia. La sua ultima raccolta è La fine di quest’arte (Einaudi, 2015).

Maria Grazia Calandrone, nata a Milano, vive a Roma. Ha pubblicato le raccolte di poesia Pietra di paragone (Tracce, 1998); La scimmia randagia (Crocetti, 2003, Premio Pasolini Opera Prima); Come per mezzo di una briglia ardente (Atelier, 2005); La macchina responsabile (Crocetti, 2007); Sulla bocca di tutti (Crocetti, 2010, Premio Napoli); Atto di vita nascente (LietoColle, 2010); L’infinito mélo, prosa distribuita insieme a un cd di letture dei propri testi (Luca Sossella, 2011); La vita chiara (Transeuropa, 2011); Serie fossile (Crocetti, 2015, Premio Marazza, rosa Premio Viareggio) e Il bene morale (Crocetti, 2017). È autrice e conduttrice per Rai Radio 3.

Claudio Damiani è nato a San Giovanni Rotondo e vive a Rignano Flaminio, nei pressi di Roma. Ha pubblicato le raccolte poetiche Fraturno (Abete, 1987); La mia casa (Pegaso, 1994); La miniera (Fazi, 1997); Eroi (Fazi, 2000); Attorno al fuoco (Avagliano, 2006); Sognando Li Po (Marietti, 2008); Poesie (Fazi, 2010); Il fico sulla fortezza (Fazi, 2012); Ode al monte Soratte, con nove disegni di Giuseppe Salvatori (Fuorilinea, 2015); Cieli celesti (Fazi, 2016); La vita comune. Poesie e commenti (con Arnaldo Colasanti). Ha ricevuto i premi Dario Bellezza (1995), Metauro (1997), Aleramo (2001), Montale (2001), Frascati (2001), Luzi (2007), Violani Landi (2007, 2012), Lerici Pea (2009), Volterra (2010), Alberona (2011), Prata (2011), Laurentum (2011), Alpi Apuane (2012), Arenzano (2013), Camaiore (2013), Brancati (2013).

Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pasiano (Pordenone). Dopo la laurea in Lettere Moderne all’Università di Bologna, insegna al liceo e dal 2003 è coordinatore artistico del festival letterario pordenonelegge. Ha pubblicato libri di poesia sia in dialetto veneto (Altro che storie! 1988; Vose de Vose / Voce di voci, 1995; Revoltà, 2003) sia in italiano (tra i quali Nel buio degli alberi, Circolo culturale di Meduno, 2001; Vedere al buio, Luca Sossella, 2007; Vanità della mente, Mondadori, 2011, Premio Viareggio). Il suo primo libro di narrativa, Un dolore riconoscente, è uscito presso Transeuropa nel 2000. Poi sono venute le prose Tuo figlio (Mondadori, 2004, Premio Napoli); Vita della mia vita (Mondadori, 2006); Alla fine di un’infanzia felice (Mondadori, 2013); Satyricon 2.0 (Mondadori, 2014); Bestia da latte (SEM, 2018).

   

  • Organizzato da: Društvo slovenskih pisateljev; Vilenica
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura