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Settimana del Cinema Italiano nel Mondo: “Menocchio”. Interviene il regista Alberto Fasulo

Fine del XVI secolo, nelle vicinanze di Pordenone. Il vecchio mugnaio Domenico Scandella, detto Menocchio, è processato dal tribunale della Santa Inquisizione a causa delle sue teorie eretiche.

Autodidatta, Menocchio crede in un Dio che si manifesta nei miracoli quotidiani del mondo naturale, ma mette in discussione i dogmi della Chiesa Romana e la sua organizzazione: è stanco di soprusi, tasse, ingiustizie ed è convinto di poter riconvertire le autorità religiose a un ideale di povertà e amore. La sua vicenda, realmente accaduta, è stata resa celebre dal libro di Carlo Ginzburg intitolato Il formaggio e i vermi, uno dei classici della storiografia dell’età moderna, pubblicato nel 1976.

Il regista Alberto Fasulo, con quest’opera presentata all’ultimo Festival di Locarno e segnalata tra i migliori film del 2018 da varie riviste italiane, si rifà alle ricerche storiche più recenti. Il racconto è messo in scena con un linguaggio fatto di intensi primi piani e di ricerca formale, che esalta la luce e gli aspetti pittorici. “Il Dio delle ricchezze è qui… ma il Dio dei poveri, dov’è?” – dice Menocchio. 

Incontro con il regista al termine della proiezione.

  • Organizzato da: IIC, Slovenska kinoteka