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Mostra “Giovanni Antonio Zamarin. Il pittore di Isola e Capodistria”

La mostra curata dall’IRCI (Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata) prosegue nella presentazione dell’attività del pittore e scenografo Giovanni Antonio Zamarin (1885 – 1945), avviata con l’esposizione inaugurata a Trieste a fine 2015, dalla quale proviene la selezione delle circa 30 opere allestite nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Lubiana, nell’ambito del percorso di valorizzazione del Litorale istriano nella capitale slovena.

Nato a Parenzo, Zamarin visse tra Capodistria, Isola e Trieste, lavorando a una pittura di paesaggi marini, agresti e boschivi e allo stesso tempo dedicandosi con notevoli risultati alle arti applicate, realizzando raffinati bozzetti scenografici, cartoline, locandine e decorazioni. Quest’ultimo aspetto della sua produzione denota affascinanti stilemi Liberty, se non preraffaelliti, e un richiamo ai modelli della secessione viennese e del movimento “Arts and Crafts”.

Personaggio schivo e riservato, indossa la divisa austriaca nella Grande Guerra. Restio all’esposizione in pubblico della sua opera, nel 1928, quando l’equipaggio della “Pullino” (medaglia d’oro alle Olimpiadi) fece ritorno a Isola e fu accolto con grandi festeggiamenti, Zamarin addobbò la sala maggiore del Municipio, ma non risulta avere allestito mostre personali nel corso della sua vita e ha partecipato soltanto in un’occasione a una collettiva (1938, nella Loggia di Capodistria).

A partire dal 1939 si dedicò all’insegnamento del disegno nella Scuola Professionale Marittima di Capodistria, corso che tenne fino al 1944, prima di scomparire nel nulla nel 1945 (dopo essere stato prelevato da partigiani titini al termine della Seconda Guerra Mondiale). La riscoperta del suo interessante lavoro avviene in anni recenti a seguito dell’interessamento dell’IRCI, grazie al nucleo di opere raccolte dal Presidente dell’istituzione, Franco Degrassi, e alle ricerche del curatore della mostra, Piero Delbello.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura in Slovenia
  • In collaborazione con: IRCI