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Svevo a Murano

Nell’ambito del IX Convegno Internazionale sulla Letteratura Italo-Ebraica (ICOJIL)

Svevo a Murano, monologo teatrale di Paolo Puppa

Ettore Schmitz, ovvero Italo Svevo, visse dal 1899 al 1914 alla Serenella, nell’isola di Murano di fronte a Venezia, lavorando come direttore della filiale della fabbrica chimica di vernici, proprietà dei suoceri Veneziani, la cui ditta aveva sede a Trieste. Nei quindici anni trascorsi nell’isola, descritta nelle lettere alla moglie Livia per lo più rimasta a Trieste, e negli abbozzi di racconti tentati di nascosto contro i divieti della terribile Olga, la suocera imprenditrice, Ettore-Italo tiene i muscoli a caldo per scrivere poi La coscienza di Zeno, quando nel ’17 l’Austria chiuderà gli stabilimenti perché la famiglia di Svevo non vuole rivelare il segreto della formula chimica, artefice del successo economico della ditta. Murano agli albori del secolo era una realtà industriale multipla. Salvare la memoria di questo soggiorno significa aiutare la riappropriazione del passato e insieme risarcire una fase di apparente vuoto creativo dello scrittore. Il monologo Svevo a Murano si sviluppa attraverso le parole del sepolto vivo nella fornace della prigione amata e insieme sofferta dall’autore.

Paolo Puppa è ordinario di storia del teatro e dello spettacolo all’Università di Venezia. Ha alle spalle volumi su Pirandello, Fo, Rosso di San Secondo, Ibsen, D’Annunzio, Goldoni, storie della regia e della drammaturgia, monografie su attori come Baseggio, su registi come Brook e sul monologo. Ha diretto per la Cambridge nel 2006, come coeditor, The History of the Italian Theatre, ed Encyclopedia of the Italian Literature (Routdlege, 2007). Nel 2013 Differences on stage, pubblicato da Cambridge Scholars, è premiato col George Freedley Memorial Award. Nel 2014 esce La Serenissima in scena: da Goldoni a Paolini (ETS). Come commediografo, ha all’attivo molti
copioni, pubblicati, tradotti e rappresentati anche all’estero, tra cui La collina di Euridice (Premio Pirandello ’96), Zio mio (Premio Bignami-Riccione ’99), Parole di Giuda (Premio dell’Associazione Critici di Teatro 2006). Nel 2015 ha pubblicato il romanzo Ca’ Foscari dei dolori (Titivillus).

L’ingresso all’evento è libero e indipendente dall’iscrizione al convegno.

  • Organizzato da: Filozofska fakulteta Univerze v Ljubljani
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura a Lubiana